Chi è Vincenzo Bindi

Storico, studioso, umanista dai più vasti interessi, Vincenzo Bindi è stato un punto di riferimento per la cultura artistica d’Abruzzo e dell’Italia Meridionale a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento. Una figura animata da un amore profondo per l’arte e dal costante impegno nel conoscere e far conoscere la sua terra alla nuova Italia unita. Insieme alla moglie Rosa Carelli, aprì la sua dimora ad artisti ed intellettuali di tutta Europa, dedicando la vita al collezionismo e al continuo studio di svariate forme d’arte.

Come nasce la pinacoteca

Alla morte di Bindi, nel 1928, la casa e la collezione diventano il lascito alla sua amata patria: la città di Giulianova. Un patrimonio artistico immenso, composto dell’antico palazzo di famiglia sul Corso Garibaldi, della biblioteca personale al suo interno e della raccolta di centinaia di opere d’arte. Con il suo accurato allestimento, la Pinacoteca diviene il cuore del Polo Museale Civico. Un’autentica casa-museo, dove le opere d’arte dialogano e trovano posto tra gli oggetti di vita quotidiana e i ricordi della famiglia Bindi.

La pinacoteca oggi

Dopo gli attenti lavori di restauro, la Pinacoteca Civica Vincenzo Bindi si restituisce alla città di Giulianova come un luogo d’arte e di cultura, uno spazio appartenente ai cittadini e reso disponibile a turisti e visitatori per tutto l’anno. Un ambiente dove la storia e l’identità di Giulianova diventano centrali e tornano punto di riferimento per l’arte nel Meridione italiano. Un museo che si pone il compito di valorizzare il passato, adottando però una concezione moderna, improntata all’accessibilità e ai mezzi digitali.